Un pugile al quale venga chiesto quale sia l’ostacolo più difficile da superare nella disciplina che pratica, non indicherà come tutti si potrebbero aspettare “l’avversario”, ma quasi sempre la “bilancia”. Il monitoraggio assiduo del peso corporeo comporta un condizionamento dell’atleta verso la lettura e l’analisi di questo parametro rendendolo dipendente della “relativa valutazione” del proprio peso in ogni giorno e momento della sua carriera , anche nei periodi non prossimi alle competizioni più importanti. Se comunque ha basi di veridicità il concetto acquisito e condiviso da pugili ed allenatori che “gareggiare in una categoria di peso inferiore, sia la chiave per il successo”, non è altrettanto vero per quei casi in cui le pratiche per raggiungere questo risultato vanno a ledere funzioni fisiologiche importanti dell’organismo,con conseguenze negative sicuramente più influenti di quelle positive indotte dal rientrare nella categoria di peso inferiore. In molti casi i metodi e le tecniche utilizzate per la riduzione del peso corporeo.
Pugilato l’avversario bilancia
