Nel 1690 Locke scriveva”
… Le nuove opinioni sono sempre sospette e di solito incontrano opposizioni, per nessun altro motivo se non perché non ancora comuni ” Ma LA MUTAZIONE AVANZA”
È che diede il nome Filo-sofia che significa “amore per il sapere , distinguendola dalla Sofia dei sapienti che non amano il sapere perché ritengono di possederlo .
Il filosofo dunque è colui che sta in mezzo fra il sapiente che non cerca la verità perché ritiene di possederla e l’ignorante che non la cerca perché non desidera sapere.
Non riporre mai le tue speranze negli altri, nel tempo, nella fortuna, la tua speranza sei tu ! Quello che ti si presenterà poi sarà un bonus alla tua grande fatica
Gli schemi motori sono di notevole aiuto per l’esecuzione di gesti tecnici sempre diversi Ciò può andare a discapito della precisione che si otterrebbe con la ripetizione continua del gesto specifico , ma è di sicuro vantaggioso per la coordinazione generale e per la comprensione la collocazione dell’azione in quella situazione.
Nel 1983 Hacker sosteneva: “poiché l’obiettivo finale dell’attività viene raggiunto attraverso una serie di azioni, il risultato di ogni singola azione è un mezzo per ottenere l’obiettivo finale e, contemporaneamente,l’obiettivo della corrispondente azione parziale”
In questo modo gli obiettivi delle diverse azioni diventano la caratteristica dominante della determinazione e della classificazione di situazioni. Tale modo di considerare il problema permette di correlare più chiaramente
La situazione e atto comportamentale, circoscrive gli elementi della situazione e offre nuove possibilità di qualificare l’allenamento di situazioni modificandone sostanzialmente la didattica .
Nella maggior parte dei manuali sull’allenamento la descrizione della situazione rimane limitata a caratteristiche quali segnali o informazioni importanti per l’azione; non è stata ancora dedicata la dovuta attenzione all’aspetto legato all ‘obiettivo da raggiungere Se prendiamo in considerazione un pugile durante un match il suo scopo è confrontarsi con l’avversario Per raggiungere il proprio obiettivo, cioè la vittoria, deve necessariamente riuscire a mettere a segno più dell’altro Durante il match la situazione si modifica continuamente in funzione degli obiettivi parziali , quindi di situazioni di gara, come per esempio la procedura tattica che permette di realizzare il bersaglio attraverso azioni diverse perché l’avversario ha trovato le contromosse.
Il Pugile in questa seconda situazione svolge una serie di compiti che hanno un obiettivo concreto che non deve essere per forza già l’obiettivo finale.
Gli obiettivi, soprattutto in rapporto con la direzione dell’aspettativa (speranza di successo timore dell’insuccesso) e la condizione dell’umore del momento (aspetti prettamente emotivi) influenzano, in modo determinante. la regolazione dell’impulso nello svolgimento dei compiti di gara.