Massa Grassa Pugilato

MASSA GRASSA

grasso essenziale le cui principali funzioni sono quelle di protezione strutturale è di una probabile riserva energetica

per gli organi in cui sono collocati. Esso è contenuto nelle seguenti struttureanatomiche:

•cuore;

•polmoni;

•midollo osseo;

•fegato;

•milza;

•intestino;

•muscolo;

•tessuti ricchi di lipidi del sistema nervoso centrale. grasso di deposito che è costituito dall’accumulo di grasso nel tessuto adiposo ed è composto da circa:

• 83 % lipidi;

• 2 % proteine;

• 15% acqua.

Il grasso corporeo relativo è un parametro importante per l’atleta. Diversi studi hanno dimostrato che quanto più è alta la percentuale di massa grassa, tanto più si riduce la prestazione del soggetto ! Ciò è vero per tutte le attività in cui il peso corporeo deve essere spostato nello spazio.

Per l’ovvia deduzione che la massa grassa rappresenta solo un peso addizionale da spostare e che non partecipa attivamente al lavoro fisico.

Altri studi hanno dimostrato in maniera inequivocabile che l’eccesso di grasso corporeo relativo è associato a prestazioni

• velocità;

• resistenza;

• equilibrio ed agilità;

minore è la massa grassa tanto migliore risulta il livello della prestazione.

IMPIEGO DEI LIPIDI DURANTE L’ESERCIZIO FISICO

Trigliceridi, fosfolipidi e colesterolo sono classificati come grassi o lipidi, ma solo i trigliceridi sono importanti come fonti energetiche. I trigliceridi sono immagazzinati nelle cellule adipose, all’interno e tra le fibre dei muscoli scheletrici. Prima di essere utilizzati per produrre energia,

devono essere scomposti nei due componenti fondamentali:

• 1 molecola di glicerolo;

• 3 molecole di acidi grassi liberi (FatFree-Acid).

Gli acidi grassi liberi (FFA) appena rilasciati entrano nel circolo sanguigno per essere trasportati in ogni distretto dell’organismo e penetrano nelle fibre muscolari per diffusione. All’interno dei mitocondri vengono ossidati per ricavarne energia: pertanto la velocità di diffusione nelle fibre muscolari dipende dal tasso di concentrazione ematico dei grassi liberi (FFA) La mobilizzazione degli FFA dalla massa grassa e la loro degradazione richiede un tempo di catabolizzazione superiore LE COMPONENTI DEL CALO Peso rispetto al glicogeno necessitando del metabolismo aerobico per essere ossidati. Diventano quindi essenziali per la prestazione negli sport di resistenza o endurance. Le riserve di glicogeno muscolare (GM) ed epatico (GE) possono produrre solo dalle 1500 alle 2500 kcal di energia e perciò si esauriscono molto in fretta; mentre il grasso immagazzinato nell’organismo può rendere disponibili almeno 70 000-80 .000.

Quando ci si trovi a dover sostenere un carico di lavoro prolungato, l’organismo deve ricorrere in maggior misura all’ossidazione dei grassi per procurarsi energia. A questo punto interviene il sistema endocrino che mediante l’azione dei suoi ormoni, accelera la lipolisi innalzando il livello ematico degli acidi grassi liberi(FFA) assicurando così il fabbisogno energetico dei muscoli. Pertanto il tasso di scissione dei trigliceridi può determinare in parte, il tasso di consumo di grassi nei muscoli, quale fonte energetica durante l’esercizio fisico .

INFLUENZA ORMONALE NELLA REGOLAZIONE DEL METABOLISMO LIPIDICO, DURANTE UN ESERCIZIO FISICO PROLUNGATO

I trigliceridi vengono ridotti in FFA (Fat Free Acid) e pronti per essere impiegati come fonte energetica, da un’enzima specifico denominato lipasi.

Quest’ultimo è attivato da almeno quattro ormoni

• cortisolo;

• epinefrina o adrenalina;

• noraepinefrina o noradrenalina;

• ormone della crescita

il livello di cortisolo nel plasma raggiunge il picco dopo 30-45 minuti di attività, dopodiché scende, mentre la concentrazione ematica di FFA continua a salire durante tutto il periodo di attività: ciò vuole indicare che la lipasi deve continuare ad essere attivata da altri ormoni.

il livello plasmatico e e GH cresce per tutto il periodo di attività, facendo aumentare progressivamente il rilascio di FFA e l’ossidazione dei grassi.

Gli ormoni tiroidei contribuiscono alla mobilizzazione e al metabolismo degli FFA, ma in maniera meno marcata rispetto agli ormoni precedentemente citati

È quindi possibile affermare che gli acidi grassi liberi costituiscono una fonte primaria di energia sia in condizioni di riposo, sia durante l’attività fisica .

Quando diminuiscono le riserve di carboidrati, l’organismo ricorre maggiormente

all ‘ossidazione dei grassi per ricavarne l’energia di cui ha bisogno.

 

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