I bisogni dell’allievo Tramite il linguaggio del corpo e l’espressività facciale

 

L’empatia è l’attitudine a offrire la propria attenzione per un’altra persona..

La qualità della relazione si basa sull’ascolto non valutativo e si concentra sulla comprensione dei sentimenti e bisogni fondamentali dell’altro.

Nel pugilato  tale discorso è sicuramente è applicabile sul campo, e risulta comunque di necessaria importanza per quel che concerne il rapporto tra maestro  e allievo.

 Tramite il linguaggio del corpo e l’espressività facciale, l’allenatore tramite i neuroni specchio potrà capire al volo i bisogni dell’allievo così da motivarlo in caso ci siano problemi, o elogiarlo per un atteggiamento positivo. Viceversa anche l’allievo troverà nell’allenatore quelle espressioni che gli faranno comprendere subito il suo pensiero nei suoi confronti.

Si creerà insomma un forte rapporto empatico grazie al sistema specchio.

Studi specifici hanno visto come sia nel disgusto sia nel dolore i meccanismi specchio funzionino in modo efficiente, facendo provare a chi osserva le stesse emozioni dell’osservato.

A comprensione di ciò che prova la gente, di ciò che sta facendo, di ciò che ha intenzione di fare, di ciò che vuole comunicarci, è una vera e propria “telepatia” che possiamo andare a collegare a partire da una singola cellula cerebrale; il fatto notevole è la spontaneità di questa simulazione : non abbiamo bisogno di trarre inferenze complesse, né tanto meno di elaborare complicati algoritmi, ma semplicemente usiamo i nostri neuroni specchio(M.Iacoboni, 2008), ed è grazie ad essi che queste capacità sono assolutamente immediate.

BIBLIOGRAFIA
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Giacomo Rizzolatti, Lisa Vozza, Nella mente degli altri: Neuroni specchio e comportamento sociale, Zanichelli (2008)
Giacomo Rizzolatti, Corrado Sinigaglia, So quel che fai: il cervello che agisce e i neuroni specchio , Raffaello Cortina Editore (2006)
Roberto Nicoletti, Anna M. Borghi, Il Controllo Motorio, Il Mulino (2007)
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