La fase preparatoria va dal primo giorno d’allenamento fino all’inizio delle competizioni importanti (l’inizio del campionato o il primo incontro difficile)
per il quale si è impostata la pianificazione della stagione.
Durante il periodo (o fase) preparatorio gli atleti devono innalzare le loro qualità generali che si disporranno in un’ottimale piattaforma per la costruzione della forma sportiva.
L’atleta deve vederlo come base imprescindibile sulla quale si forgerà il futuro successo nella competizione. Deve essere allenata la motivazione insieme alle qualità fisiche, tecniche e tattiche. Fra gli altri si possono porre come obiettivi:
– Tornare all’abitudine dell’allenamento.
– Aumento progressivo della durata dell’allenamento.
– Prevenzione degli infortuni.
– Sviluppo del potenziale dello sportivo.
La durata ideale è come le gare.
La fase preparatoria consta di due sottofasi differenziate.
Nella prima, chiamata sottofase generale, si stabiliscono le basi della forma sportiva, preferibilmente attraverso mezzi generali d’allenamento.
Nella sottofase speciale, continuando, si ricerca la costruzione e ilraggiungimento dell’alta forma sportiva per essere competitivi sin dalle primecompetizioni.
La relazione tra queste sottofasi dipende dall’età degli atleti.Per i giovani, deve predominare quella generale, mentre per gli atleti giàformati, le due sottofasi possono essere approssimativamente uguali.
Strutture temporali della pianificazione
Normalmente la periodizzazione di un allenamento prevede, come già detto, lastesura di un programma a medio e lungo termine per quanto riguarda gli obiettivi finali, poi scomposto in tappe o blocchi. Le varie tappe possono essere suddivise in strutture temporali quali la stagione, le fasi, le sottofasi, i macrocicli, i mesocicli, i microcicli e le unità di allenamento.
Dobbiamo quindi dividere la stagione in porzioni o blocchi che chiamiamo
macrocicli.
Ha una durata che va da qualche mese ad un anno.
volte la “stagione” è chiamata anche “macrociclo” con le conseguenti
suddivisioni in fase preparatoria/agonistica/transitoria.
L’intento è comunque quello di considerare un periodo di medio e lungo termine con un allenamento completo che va dalla fase di partenza fino
all’obiettivo finale voluto di raggiungere la forma sportiva.
All’interno di un macrociclo, troviamo ulteriori strutture intermedie dette mesocicli, la cui durata va da qualche settimana a qualche mese, in cui ci si
propone di raggruppare determinate percentuali di lavoro per raggiungere un obiettivo specifico.
I mesocicli nel periodo preparatorio servono a delineare più dettagliatamente
l’orientamento del lavoro da realizzare. Criteri precisi in quanto alla distribuzione del lavoro generale, specifico e speciale, permetteranno di accedere alla miglior forma sportiva quando termina il periodo preparatorio e inizia il competitivo.
I mesocicli nel periodo competitivo devono racchiudere il tempo compreso tra due competizioni importanti (o più importanti delle altre).
Tutti gli aspetti della preparazione devono essere allenati con lo scopo di vincere quegli incontri, senza dimenticare che anche le altre competizioni hanno valore.
La forma specifica di trattare queste gare “minori” sarà considerata e risolta in frazioni temporali minori dette microcicli, ma le linee maestre di attuazione
lungo questo lasso di tempo, devono essere delineate dalla struttura del mesociclo. I microcicli sono la forma base di lavoro.
La preparazione attuale è tanto complessa e tanto lunga che in un giorno non vi è il tempo di preoccuparsi di tutti gli aspetti importanti per il rendimento.
Il microciclo permette una prospettiva più ampia della singola sessione, perpresentare il carico d’allenamento con l’obiettivo di non dimenticare nessunadelle matrici importanti per il rendimento in gara.