L’allenatore è la figura che si preoccupa di allenare , cioè di produrre proprio quel cambiamento di stato fisico ,motorio,cognitivo e affettivo/emozionale .
Ma proprio in questa logica è “allenatore” non solo chi consente di mantenere e raggiungere condizioni tali da permettergli maggiori prestazioni ma anche chi preoccupa dell’apprendimento.
Inquadrando l’apprendimento come processo di acquisizione delle nozioni e delle esperienze necessaire per conseguire o migliorare il proprio adattamento , anche “l’apprendere” produce cambiamento di stato fisico ,motorio,cognitivo e affettivo/emozionale .
L’apprendimento come gioco allenante .
I confini si allargano , l’allenamento non solo come processo di addestramento , ma concepire la possibilità che in un processo allenante ci sia apprendimento oppure che l’apprendimento possa realizzare allenamento.
Non sono più sufficienti i saperi legati alla disciplina , diventa necessario aprirsi a nuovi saperi e connetterli insieme .
Ma proprio in questa logica è “allenatore”sarebbe non solo chi consente di mantenere e raggiungere condizioni tali da permettergli al pugile maggiori prestazioni ma anche chi preoccupa dell’apprendimento.
La personalità di un Maestro si sente ,aggiunge plusvalore dell’azione e costituisce l’esempio di riferimento . Ma proprio per questo motivo occorre fare attenzione affinché i valori trasmessi siano positivi .Un conto è far si che si avverta la presenza di un valore aggiunto, l’altro contro è che la personalità dell’ allenatore “soffochi ” quella dell’atleta .