Non possiamo “risolvere i problemi che abbiamo, se non cambiamo il modo di pensare che li hanno creati’ (A. Eistein).

Non possiamo “risolvere i problemi che abbiamo, se non cambiamo il modo di pensare che li hanno creati’ (A. Eistein).

Dare dunque vita ad una mutazione possibile perché

“le idee sono come i conigli; neprendi un paio, impari a gestirli e ben presto te ne ritrovi una dozzina” (anonimo).

Al di là delle battute, la prospettiva deve essere quella di guardare al sapere

(anche e particolarmente a quello tecnico), mettendosi nelle condizioni di conoscere non solo argomenti non sempre propriamente “vicini” al nostro campo specifico perché ritenuti a noi utili, ma preferibilmente fare in modo che quelle stesse conoscenze aprano nuove chiavi di lettura, nuove prospettive, nuove visioni e, soprattutto, aprano mutazioni in tutti i sistemi di sapere dai quali si è partiti.

Il contributo che l’insegnante  può dare è aiutare l’atleta a sviluppare il senso di “auto efficacia”.

È un processo in base al quale un individuo può arrivare a possedere nuove capacità attraverso un percorso di attivazione (consapevole) delle proprie potenzialità. Questo processo parte dalla presa di coscienza del proprio valore e livello di competenza per arrivare al potenziamento delle proprie capacità di autoregolazione.

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