La percezione dello sforzo non è direttamente influenzata da segnali sensori che provengono dai muscoli locomotori, dal cuore, dai muscoli respiratori.
la sensazione di sforzo è generata centralmente da segnali che partono dal comando motorio centrale e inviati alla corteccia cerebrale .
In pratica
Quando è richiesto un aumento dell’attività del comando centrale per mantenere un determinato livello di forza a causa di alterazioni fisiologiche, si determina anche un aumento della sensazione di sforzo e quindi di percezione.
In breve, il ruolo limitante della percezione dello sforzo è spiegato dalla teoria della “intensità motivazionale” di Brehm (1989) secondo la quale un individuo è disposto ad eseguire un’attività fino a quando lo sforzo richiesto raggiunge il livello massimo di sforzo che la persona è disposta a produrre, la cosiddetta motivazione potenziale.
Questi elementi sottolineano la necessità di sviluppare ed ottimizzare anche le risorse mentali attraverso un processo di formazione a lungo termine accuratamente pianificato e flessibilmente adattato alle esigenze individuali, come si realizza per le capacità condizionali, coordinative, tecniche e tattiche.