Un oggetto viene percepito in movimento se il cervello lo coglie in punti diversi dello spazio.
la relazione tra percezione e movimento è molto stretta.
Le informazioni inviate dal nostro sistema sensoriale giungono al cervello, dove vengono elaborate per costruire una rappresentazione della realtà. Questo modello è alla base della nostra coscienza percettiva e le informazioni che lo costituiscono servono per programmare ogni nostra azione.
Il rapporto tra noi e il ring in cui ci troviamo immersi è sempre duplice e per questo è necessario un continuo bilanciamento tra le informazioni sullo stato dello spazio attorno e sulla nostra posizione.
Il movimento può essere infatti letto come un modo per adattare il mondo esterno ad uno scopo interno, ma è altrettanto vero che ogni movimento è condizionato da parametri che ne influenzano le modalità di esecuzione.
Per essere un discreto Pugile è necessario immagazzinare il più vasto numero di situazioni possibili, per anticipare la traiettoria dei pugni,e trovarsi al posto giusto al momento giusto per eseguire l’azione in modo ottimale. La velocità specialmente in un’azione di attacco, permette ben poco di avvalersi della percezione visiva per effettuare i movimenti necessari alla risposta.