È l’insieme delle scelte operazionali che l’atleta deve assumere in situazione al permanere degli obiettivi dell’attività e al mutare delle condizioni interattive che lo mettono in rapporto con l’altro soggetto.
I compiti della preparazione tattica sono quindi:
estendere il coordinamento delle capacità percettive (visive, cinestesiche, uditive,tattili, labirintiche)
accentuare le capacità di analisi, osservare e interpretare gli eventi permettere la realizzazione di interventi indipendenti e creativi
sviluppare il pensiero tattico in situazione
sviluppare competenze teorico-pratiche.
La percezione, l’analisi e l’elaborazione rappresentano ciò che avviene a monte dell’esecuzione motoria, la parte invisibile del movimento .
I tecnici sono spesso abituati a valutare solo la parte visibile dell’atto tattico, cioè l’effettuazione, strettamente legata alle capacità motorie, limitando così l’impostazione e la pianificazione del proprio lavoro.
Qualsiasi atleta davanti ad obiettivi d’azione semplificati può acquisire nuove abilità.
Questo tipo di esercitazione per gli sport di situazione consiste nell’allenare l’atleta in situazioni tattiche semplici, per esempio, solo nella difesa o solo nell’attacco o limitando il numero di contro azioni del partner avversario o limitando le “armi” tecnico – tattiche dell’atleta.
Successivamente è possibile proporre obiettivi d’azione dove l’atleta deve trovarsi di fronte a difficoltà più grandj,rispetto a quelle normali e prevedibili, ma sempre in grado di fronteggiarle. L’atleta non può trovarsi di fronte a situazioni tattiche iinsolubili per le proprie capacità.
In fine occorre esercitare l’atleta con obiettivi d’azione di gara dove è importante riprodurre in modo più fedele possibile la situazione che l’atleta ritroverà in campo al momento della gara.
La tecnica sportiva costituisce dunque l’insieme dei gesti. delle azioni. delle prassi ricorrenti che possono essere prodotte dai partecipanti rispettando i criteri di efficacia e di efficienza operazionale previste dalle regole sportive.
La natura stessa di una tecnica richiede che il soggetto “produca” il minimo dispendio di energia nell’attuazione di un ‘complesso di movimenti dotati di senso.indipendentemente dal gradi di intensità .
L’acquisizione della tattica in un gesto deve essere privilegiata nell’attività iniziale rispetto all’efficienza tecnica dell’atto . A livello metodologico pare più appropriato conoscere prima il perché operazionale di un certo gesto (efficacia) per adeguare successivamente alle sue geometrie formali e regolarne il ritmo , l’intensità la velocità ecc